In questa presentazione, Thomas Dalla Costa illustrera’ le numerose somiglianze tra Paolo Veronese e Raffaello, non solo in termini di stile e composizione, ma anche in termini di eloquenza visiva, intelligenza grafica e pratica del laboratorio.
Raffaello (Urbino, 1483-Roma, 1520) è senza dubbio uno degli artisti più influenti di tutti i tempi. La sua arte è stata ampiamente acclamata dai suoi contemporanei per la chiarezza delle sue forme, la facilità di composizione, la delicata maneggevolezza, la tavolozza ricca e brillante e l’abilità nel rappresentare un mondo ideale di grazia e perfezione. Sebbene sia morto prematuramente, Raffaello come esempio di classicismo ha dominato la tradizione accademica della pittura europea fino alla metà del 19 ° secolo.
Paolo Veronese (Verona, 1528-Venezia, 1588) nacque dopo la morte di Raffaello a Verona, una città che era nel dominio veneziano. Influenzato da Parmigianino, Raffaello e Michelangelo, le sue prime opere sono composte in modo elaborato, negoziando equamente luce e spazio. Più tardi, l’arte di Paolo Veronese è diventata emblematica degli splendori della Venezia rinascimentale, anche se si potrebbe sostenere che il suo stile non è per antonomasia “veneziano”. Le sue composizioni affollate ma sapientemente organizzate, combinano una postura elegante, un gesto eloquente e fondali architettonici classici, ricchezza di dettagli e ricchezza pittorica che ricordano quelle di Raffaello. Veronese era spesso impiegato come pittore di affreschi, occasionalmente progettava composizioni architettoniche e conduceva una bottega ampia e ben organizzata: questi tratti possono suggerire un confronto ancora più stretto tra Veronese e il genio del centro Italia.
Questo evento è organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura Toronto in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Chicago, Los Angeles, Montreal, New York, San Francisco e Washington D.C.
THOMAS DALLA COSTA
Thomas ha completato il suo dottorato di ricerca presso l’Università di Verona nel giugno 2012, con una tesi su Paolo Veronese e l’organizzazione della sua bottega. È stato membro dell’Istituto olandese di storia dell’arte a Firenze (NIKI) e della Fondazione Ermitage Italia a Ferrara. Nel 2014 è stato Assistente Curatore per la mostra Paolo Veronese. L’illusione della realtà (tenutasi a Verona, luglio-ottobre 2014), una posizione supportatadalla Wolfgang Ratjen Foundation (Vaduz, Liechtenstein).
Nel 2015, Thomas è stato ricercatore presso l’Università di Verona, con un progetto sulla serie di Venere e Adone di Tiziano. Il risultato di questa ricerca è stato recentemente pubblicato su “Venere e Adone” di Tiziano: arte, cultura e società tra Venezia e l’Europa (Venezia, Marsilio editori, 2019).
Nel settembre 2016 è stato nominato Research Fellow per Save Venice Inc., per il quale ha curato una guida su Jacopo Tintoretto (Venezia, Marsilio editori, 2018).
Nel 2017 Thomas ha co-curato la mostra Venezia Rinascimento: Tiziano, Tintoretto, Veronese (Mosca, Museo d’arte Pushkin, giugno-agosto 2018).
Ha pubblicato numerosi articoli su Tiziano, Tintoretto, Veronese e la sua bottega. Ha un forte interesse per il processo creativo degli artisti e per il ruolo chiave dei disegni nelle boteghe del Rinascimento veneziano.
Membro dell’Accademia Roveretana degli Agiati dal 2018, nel febbraio 2019 Thomas è stato nominato Harry M. Weinrebe Curatorial Fellow alla National Gallery di Londra, dove ha recentemente assistito il Curatore della mostra Titian. Love, Desire, Death (marzo 2020-gennaio 2021), per la quale ha anche contribuito al catalogo.