Scritto, diretto e interpretato da Dario D’Ambrosi
Una produzione del Teatro Patologico
in italiano e inglese
Presentato per la prima volta al rinomato teatro sperimentale La MaMa di New York nel 1980, questa performance solistica ritrae un paziente psichiatrico vittima dell’abbandono nel mondo esterno. L’opera fu realizzata in risposta alla legge sugli “Accertamenti e trattamenti sanitari volontari e obbligatori” (legge Basaglia) del 1978 che fu la prima con l'intento di riformare il sistema psichiatrico. La performance è un appello al sostegno e a una maggiore comprensione dell'argomento come alternativa all’indifferenza e alla paura.
Dario D'Ambrosi
Dario D’Ambrosi, fondatore del Teatro Patologico di Roma, è autore, regista e attore. Ha approfondito il concetto di follia per oltre trent’anni, dando alla luce spettacoli teatrali suggestivi eseguiti in Italia e a livello internazionale. Gli spettacoli del Teatro Patologico esplorano lo stato della malattia mentale cogliendone gli aspetti essenziali, artistici e creativi con l’intento di restituirne la dignità. Trasferitosi a New York in giovane età negli anni ’70, D’Ambrosi incontrò il fondatore del La MaMa Café Ellen Stewart. Ha debuttato con il suo primo spettacolo, il monologo Tutti Non Ci Sono a La MaMa e ha incontrato artisti di fama internazionale come Robert De Niro, Andy Warhol, Lou Reed, Pina Baush. Tutti Non Ci Sono, La Trota, I Giorni di Antonio, Mosche Ronzano, Allucinazioni Da Psicofarmaci, Cose Da Pazzi, Il Principe della Follia, Il Nulla, Frusta-Azioni, Un Regno per Il Mio Cavallo (tratto da Riccardo III) sono alcuni dei titoli delle più importanti performance di Dario D’Ambrosi eseguite in tutta Italia, in Europa e negli Stati Uniti.